Chi Siamo, la nostra storia

Chi siamo: “LA NOSTRA BREVE MA INTENSA STORIA”

Era il 27 ottobre del 2014 quando alle 7:30 del mattino ci presentammo davanti ai cancelli di questo villaggio per eseguire l’ordine di sequestro emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani.
Trovammo alcuni lavoratori che non si aspettavano quello che stava succedendo e soprattutto si preoccuparono per la vista di agenti della DIA che annunciavano il provvedimento di sequestro ai danni del proprietario per la misura antimafia, fatto che avrebbe potuto fargli perdere l’unico lavoro che avevano. Lo stato in cui trovammo il villaggio era a dir poco di abbandono e ci vollero diversi mesi di studio da parte di tecnici qualificati per venire a capo di come funzionasse tutta la struttura, anzi di come non funzionava quasi nulla.
Non c’era l’acqua potabile, non c’era la fognatura, non c’erano allacci sicuri per la fornitura di energia elettrica. Il villaggio turistico, situato in un tratto di costa di rara bellezza, era un insieme di fabbricati di diversa costruzione di dubbio gusto, alcuni sicuramente edificati in regime di totale abusivismo e pertanto bloccati più volte dalle autorità ed in stato di abbandono da anni.

“Il salvataggio del villaggio” – la storia di chi siamo

In un primo momento la situazione ci era apparsa così compromessa da farci quasi desistere sulle possibilità di riprendere l’attività turistica – ricettiva, invero già inibita dagli organi preposti ai controlli igienici sanitari.
Ma la ferma volontà del Tribunale di Trapani, della Prefettura di Trapani, delle forze dell’ordine, del Comune di Campobello di Mazara, nonché la disponibilità di banca UNICREDIT, grazie alla stipula di un protocollo di intesa, è stata di tentare l’impresa del salvataggio di tutto il villaggio, facendo quello che inizialmente sembrava impossibile.
Abbiamo costituito una nuova società, coinvolgendo un socio privato e la Cooperativa Sanvitese Servizi Alberghieri, che già gestisce l’hotel Panoramic di San Vito Lo Capo confiscato alla mafia trapanese, chiamandola “Kartibubbo Fulgens in Lege s.r.l.” per non fare mistero delle nostre ambizioni di riportare il villaggio Kartibubbo in condizioni di legalità per ridare dignità ad un bellissimo pezzo della nostra splendida Sicilia.

La storia di chi siamo: “Il work in progress del villaggio”

Il Tribunale di Trapani e l’Agenzia del Demanio ci hanno affittato tutti gli immobili sequestrati e confiscati all’interno del villaggio, con un preciso compito, realizzare nel più breve tempo possibile gli impianti idrici, antincendio, fognari ed elettrici indispensabili per consentire la riapertura del villaggio con i primi indispensabili requisiti igienico sanitario e di sicurezza.
Con il sostegno finanziario di UNICREDIT banca e la compartecipazione dei proprietari privati all’interno della struttura, la nostra nuova società ha realizzato il nuovo impianto idrico e fognario, ha messo in sicurezza la fornitura di energia elettrica ed adeguato l’impianto antincendio.
Inoltre abbiamo eseguito i primi interventi di ristrutturazione sugli alloggi e su alcuni servizi primari quali la ristorazione e le piscine.

Il futuro del Kartibubbo Sea Club

La stagione 2016 sarà il nostro primo banco di prova, inizieremo la nostra gestione con grande entusiasmo con l’aiuto dei tanti che hanno a cuore le sorti di Kartibubbo.
Ma siamo consapevoli che ancora il nostro lavoro è appena all’inizio, infatti, molto ci attende da fare nei prossimi anni; vogliamo riuscire a portare questo angolo meraviglioso della nostra terra allo splendore che merita, con una ristrutturazione totale e nuovi servizi all’altezza di un moderno villaggio vacanze.

Per riuscire in questo progetto, però, abbiamo bisogno del Vostro aiuto, clienti e fruitori di Kartibubbo. INSIEME SI PUÒ!!!

– gli amministratori giudiziari

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